OPERE

DA "LE FIGURE DI UBALDO URBANO"
di Antonio Miccoli

Se si risale nell'entroterra pittorico di Ubaldo Urbano incontri senz'altro, come primo segno di individualità concreta, la suggestione per la linea classica quattrocentesca dei volti delle sue figure, tutte femminili; un tema che egli persegue, con insistenza, pur nelle numerose variazioni di impostazione, e sempre con uno stesso modello.

L'arte di Urbano punta all'assolutezza dell'immagine, a ridarci il momento espressivo dell'evento, senza indulgere alla descrizione di fatti e cose. Così il momento emblematico di lui è proprio questo, lo sforzo di liberare l'oggetto del dipingere, che pare contempli se stesso, come visione naturale delle cose, che si genera però dal confronto dialettico tra la richiesta sensoria e l'immagine mentale che egli si è fatta degli oggetti che rappresenta, aperta sul mondo, alla comunicazione

In Le figure di Ubaldo Urbano, catalogo della personale tenuta al Palazzetto dell'Arte di Foggia nel marzo 1977